[Réflexion 3] Créer pour des Murs Larges

Dans la vidéo et les lectures de cette semaine, Mitch introduit l’idée de “murs larges” : créer des expériences d’apprentissage dans lesquelles on peut créer une variété de projects différents d’une variété de manières différentes, en fonction de nos centres d’intérêt et de notre style.

À quoi ressemblent ces “murs larges” dans votre pratique de l’apprentissage?

Quels sont les choix et les stratégies que vous utilisez déjà, ou que vous aimeriez utiliser pour “élargir les murs” ?

Ho sempre utilizzato varie modalità per far capire un concetto di matematica ( manipolazione di carta, manipolazione e costruzione con oggetti di recupero, disegno libero, giochi di drammatizzazione, sfide, disegno con strumenti geometrici, ricerca del concetto nella realtà di tutti i giorni) e a volte mi sentivo in colpa perché pensavo di aver dilungato troppo l’argomento e gli altri colleghi mi dicevano che c’era il “programma da seguire”. In realtà indicavo la strada ad ogni alunno da percorrere , il programma ministeriale è sempre stato per me marginale, rispetto alla comprensione e alla stimolazione di nuovi e a volte originali modi di imparare, che spesso i bambini mi mostravano; a volte erano osservazion o soluzioni a cui non avevo pensato. Alla fine del ciclo i bambini mi ringraziavano perché avevo loro insegnato giocando alla matematica!
Ora voglio ripetere la stessa modalità di insegnamento con l’italiano e ho aggiunto alcune strategie e tecniche di feedback che ho letto in testi canadesi (enseignement explicite, enseignement reciproque, *Writing and Reading workshop, les 5 au quotidien ), molte delle quali sono del tutto sconosciute qui in Italia.
I burattini, le bambole, il teatro, la musica prima e l’informatica ora fanno parte della stessa famiglia dei giochi didattici per imparare a parlare e a leggere.